ROMA-LAZIO: MANCINI FA ESPLODERE L'EUFORIA GIALLOROSSA

L'attesissimo 183° Derby della Capitale, andato in scena nella giornata di sabato 6 Aprile, si conclude con il risultato di 1-0 per i giallorossi grazie a un colpo di testa di Gianluca Mancini allo scadere del primo tempo che regala la prima vittoria a De Rossi in un derby da allenatore.

Dopo due anni di astinenza, la Roma torna a vincere la sfida più importante della stracittadina, in un clima che ha regalato emozioni sia sugli spalti, dove entrambe le tifoserie si sono rese protagoniste esibendo coreografie e striscioni, sia in campo, complici i numerosi battibecchi creati dalle due squadre, uno tra tutti quello rigurdante  Guendouzi e Dybala.

Partita che inoltre, sarà al centro di numerose polemiche dovute all'esultanza effettuata a fine partita dall'autore del goal decisivo, il quale, dopo esser corso verso la Curva Sud, ha sventolato una bandiera raffigurante un topo su sfondo bianco celeste.
Tale festeggiamento non è stato gradito dagli avversari, tantomeno dal capitano Ciro Immobile che ai microfoni di Dazn ha evidenziato di come esista uno stile diverso per celebrare la vittoria.

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L'EFFETTO DELLA CURA DE ROSSI.

A differenza delle precedenti sfide giocate contro gli eterni rivali, la Roma scesa in campo nel match di sabato è sembrata un'altra, molto probabilmente grazie alla mentalità impartita da mister De Rossi, il quale, durante la sua carriera da calciatore era spesso la figura di spicco in partite di tale importanza.

Dal punto di vista tattico, i giallorossi hanno creato più occasioni rispetto ai propri avversari, come il palo colpito da El Shaarawy nel secondo tempo o la punizione di Pellegrini andata di poco oltre la traversa della porta del biancoceleste Mandas, riuscendo anche a resistere all'assalto della Lazio nel finale e a rimanere concentrati dopo la rete annullata a Kamada per fuorigioco.

Lo stesso allenatore della squadra di casa, nel post-partita si è rivelato soddisfatto di come hanno giocato i suoi giocatori, sottolineando di avere a disposizione una rosa caratterizzata da ottimi elementi e elogiando il lavoro svolto fin'ora.

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INIZIO IN SALITA PER TUDOR

Per quanto riguarda la sponda biancoceleste, la sconfitta ricevuta ha evidenziato i punti deboli della squadra sui quali il nuovo allenatore dovrà sicuramente lavorare, primo fra tutti l'attacco; nell'arco di novantasei minuti, infatti, la Lazio ha effettuato 11 tiri di cui soltanto uno in porta.


Tuttavia, nonostante i primi passi falsi e problemi tattici, sia allenatore che squadra si sentono fiduciosi per il futuro, con la testa già rivolta alla sfida di venerdì 12 Aprile contro la Salernitana dove l'obiettivo principale sarà sicuramente portare a casa 3 punti importantissimi per la classifica.

C'è pur sempre da dire che gli avversari affrontati da Tudor nelle sue prime partite sulla panchina laziale non sono di basso livello e ciò è stato sottolineato anche nella conferenza stampa succeduta alla fine della partita.

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