ALL-IN JURIC: ECCO COME GIOCHERA' LA SUA ROMA

 Dopo l'inaspettato esonero di Daniele De Rossi, reduce da 3 punti nelle prime 4 partite, i Friedkin hanno affidato l'incarico di commissario tecnico del club capitolino al croato Ivan Juric fino a giugno 2025, con opzione di rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League.

L'ex Verona e Torino è noto per il suo stile di gioco dinamico e basato su principi tattici molto precisi.
Proveniente dalla scuola di calcio di Gasperini, ha sviluppato un'identità di gioco riconoscibile e coerente, fatta d'intensità e pressing costante.

Come giocherà la sua Roma? 

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IL SISTEMA DI GIOCO: IL 3-4-2-1

Il modulo di Juric è il 3-4-2-1, una variante molto flessibile del 3-5-2, dove i due trequartisti dietro l'unica punta hanno un ruolo chiave nell'organizzazione del pressing e nelle transizioni offensive.

Questo sistema richiede una perfetta sinergia tra i reparti e una notevole capacità fisica e tattica da parte dei giocatori.
La sua squadra non aspetta mai l'avversario passivamente, ma cerca di riconquistare il pallone il più velocemente possibile.
Questo atteggiamento si traduce in una difesa molto alta, con i centrali che spingono in avanti per chiudere gli spazi e ridurre il tempo di gioco agli attaccanti avversari.

LA DIFESA A TRE.

Lo schieramento difensivo costuito da 3 difensori è una costante del gioco del tecnico croato.
I centrali difensivi devono essere aggressivi in marcatura, ma anche in grado di uscire palla al piede, contribuendo alla costruzione del gioco dal basso.
Da questo punto di vista saranno importantissime le capacità degli ultimi arrivati in casa Roma, Hummels e Hermoso, uniti all'esperienza del vice capitano Gianluca Mancini, abituato da tutti i tecnici precedenti a impostare il gioco e schierarsi in una difesa a tre.

L'IMPORTANZA DEL CENTROCAMPO.

Il centrocampo è il motore del sistema di Juric.
I due mediani centrali hanno il compito di rompere le linee di passaggio avversarie e di recuperare immediatamente il pallone.
Non si limitano a svolgere compiti difensivi, ma partecipano attivamente alla costruzione del gioco, sfruttando le verticalizzazioni rapide verso i trequartisti o gli attaccanti.

Coloro che al momento potrebbero rispecchiare queste caratterisitiche sono il neo acquisto Manu Konè e il campione del mondo Leandro Paredes, il quale si contenderà una maglia da titolare con l'insostituibile Cristante.
Sulla trequarti i candidati principali sono Paulo Dybala e il capitano Lorenzo Pellegrini, pronti a sfornare assist per il capocannoniere della scorsa La Liga Artem Dovbyk.

ESTERNI DI SPINTA.

I due esterni di centrocampo sono fondamentali sia in fase difensiva che offensiva.
Devono coprire grandi porzioni di campo, supportare i centrali in fase di non possesso, ma anche inserirsi in attacco quando la squadra recupera palla (esempio lampante quello di Bellanova la scorsa stagione) creando ampiezza e sovrapposizioni per destabilizzare le difese avversarie.
Importante perciò sarà il ruolo di Angelino a sinistra e quello di Zeki Celik sulla fascia destra, con Dahl e Abdulhamid pronti a subentrare e sfruttare le occasioni.

LA PROBABILE FORMAZIONE.

Le sue squadre riflettono la sua personalità combattiva e il suo desiderio d'imporre il proprio gioco in ogni situazione, creando un calcio pratico ed efficace.
Ecco come risulterebbe un probabile undici iniziale:

3-4-2-1: Svilar, Mancini, Hummels, Hermoso, Celik, Paredes, Konè, Angelino, Pellegrini, Dybala, Dovbyk.


Commenti

  1. Bell'articolo come sempre al qualede Risi ci ha ormai abituato complimenti

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  2. il De Risi sempre preciso, complimenti

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