MORTO A GORIZIA BRUNO PIZZUL, ECCO CHI ERA LO STORICO TELECRONISTA ITALIANO

Una carriera calcistica finita molto presto, la laurea in giurisprudenza e l'assunzione in Rai, la vita di un giornalista che rimarrà nei cuori di ogni appassionato di calcio e non solo.

Bruno Pizzul nasce a Udine l'8 marzo 1938 e dopo degli inizi nel mondo del calcio nella parrocchia di Cormons, piccola cittadina del Friuli, diventa calciatore professionista a vent'anni. Prima Catania poi Udinese, Torres, Ischia e Sassari, queste furono le squadre in cui gioco nella sua breve carriera da calciatore che dovette abbandonare a causa di continui infortuni al ginocchio. Dopo la Laura in Giurisprudenza insegnerà lettere in alcune scuole medie di San Lorenzo Isontino fino a quando nel 1969 viene assunto in RAI. L'anno seguente commenta la sua prima partita, Juventus-Bologna, spareggio di coppa Italia arrivando con 15 minuti di ritardo. Dalla coppa del mondo del 1986 è diventato la voce primaria della nazionale italiana di calcio fino al 2002 in cui si congedò dall'incarico. Sono passate alla storia le sue famose telecronache di Italia 90 in cui fece rimanere attaccati allo schermo milioni di italiani. Era presente alla strage dell'Heysel quando la Juve batté il Liverpool il giorno in cui 39 tifosi persero la vita. 

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Qualche curiosità su Pizzul

Un' uomo sobrio, pacato, che dimostrava queste sue due caratteristiche anche nel lavoro che svolgeva. Le sue telecronache infatti erano molto sintetiche e senza molti particolari o cose aggiuntive alla quale siamo abituati oggi. "I telecronisti di oggi sono bravi ma parlano troppo", così Bruno si espresse in un intervista riguardo all'evoluzione del proprio mestiere. Oltre alle telecronache però egli fu anche direttore della Domenica Sportiva in due edizioni in cui nella seconda venne affiancato da Simona Ventura. Fu anche conduttore di Sport Sera e Domenica Sprint dal 1976 al 1990. Bruno apparì anche in alcuni fil, i quali citiamo L'arbitro, film comico del 1974 in cui interpretò se stesso ed apparve anche in Il ritorno-Fantozzi con Paolo Villaggio. Ha ricoperto il ruolo di docente presso il master di giornalismo nell'Università Cattolica di Milano. Non aveva mai preso la patente, amava piuttosto spostarsi in bicicletta e questo può far intendere molto su come fosse la personalità di Pizzul.